Poeti e Sognatori

...Sembra uno spazio fuori dal mondo, ma non č cosė.
"Non voglio finire in mano a dei pazzi" osservò Alice. "Beh, non puoi farci niente", disse lo Stregatto. "siamo tutti pazzi qui".

Lewis Carrol
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 Affittasi vita molto bella completa di tutto amore e guerra... di Alessandra Mazzucco

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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
 
 
Articoli del 02/03/2008

Di Alessandra Mazzucco (pubblicato @ 23:10:33 in Sogni sul pentagramma, linkato 1843 volte)

All'inizio è la melodia che conquista. Quelle parole che scivolano roche sulle corde della chitarra. Poi però la musica cresce fino a perdersi nelle note malinconiche di un' armonica. E allora viene voglia di capire cosa dicono quelle parole, che fine hanno fatto quei "fratelli di sangue", cantati così intensamente...

Ci siamo perduti rincorrendo i nostri sogni e chissà se ne è valsa la pena. Mi sono ritrovato a correre verso non si sa bene dove e all'improvviso mi sono accorto di correre da solo, senza nessuno al mio fianco.
Ma si può recuperare tutto il tempo che abbiamo perso? Oltre ai nostri sogni, quanto avrà frantumato, di noi due, la vita?    
Forse non ci sarà una risposta, ma se guardo verso il cielo credo di capire... di capire che tutto ciò che siamo stati insieme è dentro di me, per sempre, mio fratello di sangue.

Fino all'ultimo ci siamo sentiti come il re della montagna
Ma le amarezze del mondo sono arrivate all'improvviso, ed eravamo donne e uomini
Ora ci sono così tanti ricordi che svaniscono nel tempo e nella memoria
Abbiamo le nostre strade da percorrere e occasioni da sfruttare
Stavamo fianco a fianco e ognuno lottava per l'altro
Dicevamo che saremmo stati per sempre, fino alla morte, fratelli di sangue

Ora la durezza di questo mondo frantuma lentamente i tuoi sogni
Trasformando le nostre promesse nella buffonata di uno sciocco
E quello che una volta sembrava bianco o nero, ora sfuma in tante tonalità di grigio
Ci perdiamo nel lavoro, nel lavoro da fare e nei conti da pagare
E' solo una corsa, una corsa, una corsa, senza nessuno che ti protegga
Se nessuno corre al tuo fianco, mio fratello di sangue

Attraverso le case del passato inerte c'è chi è caduto sul suo percorso
Muovendosi sempre avanti, senza mai guardare indietro
Ora non so come mi sento, come mi sento questa notte
Non so se sono caduto nell'ingranaggio, se ho perso oppure acquistato la vista
Non so ancora perchè, non so perchè ti ho chiamato
O se qualcosa di tutto questo in fondo abbia ancora importanza
Ma le stelle brillano piene di luce come un mistero rivelato
Continuerò il mio viaggio attraverso l'oscurità con te nel mio cuore
Mio fratello di sangue
 
Bruce Springsteen

 

 
Di Alessandra Mazzucco (pubblicato @ 22:05:19 in I Poeti, linkato 11065 volte)

In italiano il suo nome si pronuncia " visluava scimborska" è una poetessa dei giorni nostri, polacca, vincitrice di un premio Nobel. Eppure, chi non è proprio appassionato di poesia, è difficile che conosca i suoi versi. Un peccato. 

Nasce nel 1923, la sua famiglia presto si trasferisce a Cracovia, sua attuale residenza e trascorre la giovinezza, come la maggior parte dei giovani scrittori dell'epoca, aderendo all'ideologia comunista polacca. Nelle sue prime opere l'influenza politica è notevole, ma in seguito la delusione per una fede giovanile mal riposta, la porterà a ricordare quel periodo con dure parole: "Ho fatto parte di una generazione che ha creduto. Io credevo. Svolgevo i miei compiti in versi con il convincimento di far bene. E' stata la peggiore esperienza della mia vita." In ogni caso Wislawa Szymborska non ama parlare di sè: la sua è una vita "privata", che non cede a scandali nè pettegolezzi. Molto meglio parlare delle sue poesie, che Adelphi ha di recente riproposto in una raccolta di scritti pubblicati tra il 1957 e il 1993 dal titolo "Vista con granello di sabbia". La veste editoriale è quella che caratterizza i romanzi della raffinata casa editrice e sfogliando le pagine la sensazione è quella di leggere brevi racconti, punti di vista, quelli dell'autrice, semplici da comprendere e ricchi di spunti da approfondire nel proprio pensiero. Il linguaggio immediato, spesso velato di sottile ironia, conquista all'istante, anche perchè non pretende di offrire risposte, ma pone domande continue affrontando ogni argomento, anche il più doloroso, senza mai cedere all'angoscia e alla disperazione. 
Pietro Marchesani, curatore del volume, osserva come "l'incanto" sia il segreto della poetessa:   
"E proprio l'incanto con cui sa guardare quell'universo ha il potere di renderlo più sopportabile e lieve." 
Lasciamoci allora incantare dai versi di Wislawa Szymborska...    
"Un miracolo supplementare, come ogni cosa:
l'inimmaginabile
è immaginabile."

 
 

 

Quando, nel 1860, Whitman pubblico' la sezione "Calamus", da cui sono tratti questi versi, la società borghese di Inghilterra e Stati Uniti grido' allo scandalo per la presunta omosessualità del poeta. Quello che si puo' dire ora, a distanza di tempo e di aperture mentali, è molto semplice: Whitman, in poche ed efficaci parole, sa descrivere le sensazioni profonde a cui spesso non si sa che nome dare... E calandosi nella sua poesia, diventa assolutamente superfluo conoscere il sesso di chi provocava in lui quel "sottile fuoco elettrico".          

O tu a cui spesso mi avvicino silenzioso, per poter stare
        con te là dove sei,
Quando cammino a fianco a te per strada, o ti siedo accanto,
        o quando resto assieme a te in una stanza,
Tu poco sai del fuoco che sottile, elettrico, per amor tuo
        guizzando mi percorre.
   
 
O YOU whom I often and silently come where you are
        that I may be with you,
As I walk by your side or sit near, or remain in the same
        room with you,
Little you know the subtle electric fire that for your sake
        is playing within me.   
 
  
Walt Whitman 
 
Dipinto: "Uomo fulmine" di I.Tirelli

 

Fotografie del 02/03/2008

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