E' successo. Succede talvolta di raggiungere quel paese immaginario da cui non si ritorna mai uguali a prima.
Consolata, e tormentata dai ricordi, la vita sembra scorrere troppo lentamente per quanto è tesa nella speranza di partire di nuovo...
Solo un poeta poteva trovare le parole per descrivere quel viaggio.
Ecco Baudelaire:
Bimba mia, mia sorella
pensa alla dolcezza
d'andare a vivere insieme laggiù!
Amare a bell'agio,
amare e morire
nel paese che ti somiglia
I soli umidi
di quei cieli torbidi
hanno per il mio spirito gli incanti
sì misteriosi
dei tuoi occhi infidi
che brillano attraverso le lacrime
Tutto, laggiù, è ordine e beltà
lusso, calma e voluttà.
Mobili rilucenti, levigati dagli anni,
ornerebbero la nostra stanza;
i più rari fiori,
che uniscono i loro odori
ai vaghi profumi dell'ambra,
i ricchi soffitti,
gli specchi profondi,
lo splendore orientale,
tutto parlerebbe,
segretamente all'anima
la sua dolce lingua nativa
Tutto, laggiù, è ordine e beltà
lusso, calma e voluttà.
Guarda su quei canali
dormir quei bastimenti
dall'estro vagabondo:
solo per saziare
ogni tuo desiderio
vengono dai confini del mondo.
I soli occidui vestono i campi,
i canali, l'intera città,
di giacinto e d'oro;
s'addormenta il mondo
in una calma luminosità.
Tutto, laggiù, è ordine e beltà
lusso, calma e voluttà.
Dipinto di Tilly Strauss
Quando hai voglia di rifugiarti per un poco in un altro vivere... prendi in mano "Il petalo cremisi e il bianco" anche se forse potrà sembrarti troppo spesso, troppo pesante. Sì, è vero, quasi mille pagine di libro e pure sottili. Ti spaventano? Prova a sfogliare le prime, fino ad arrivare all'inizio della storia, al primo capitolo (e non sbirciare sul finale).Troverai subito una voce pronta a guidarti:
"...La città in cui ti conduco è vasta e intricata, e tu non ci sei mai stato prima. Puoi immaginare, da altre storie che hai letto, di conoscerla bene, ma quelle storie ti hanno illuso, accogliendoti come un amico, trattandoti come fossi uno del posto. La verità è che tu sei un alieno, in tutto e per tutto, arrivato da un altro tempo e da un altro luogo..."
Affidati a quella voce, perchè ti sarà d'aiuto a districarti tra gli scuri vicoli di Londra. E' il 1875 e non hai idea di quanto possano essere astuti gli imbroglioni e feroci i criminali, pronti ad uccidere per pochi pence. Quella voce ti accompagnerà attraverso i quartieri più luridi e malfamati, ma se le darai retta non ti accadrà niente di brutto, e la seguirai fino a conoscere Sugar, la prostituta più desiderata della città. Scoprirai come si può vivere con ostinata determinazione a dispetto del freddo, dei pericoli, delle malattie; incontrerai le amiche di Sugar, i loro ricchi e depravati clienti, e ti si apriranno le porte di casa Rackham, una delle più prestigiose famiglie della società londinese.
Catturerai ogni emozione, ogni intimo pensiero, gli odori e i sapori che avvolgono le stanze e le strade percorse dagli straordinari personaggi in cui ti imbatterai e quando arriverà l' ora di lasciarli, ti accorgerai incredulo di non aver fatto altro che leggere un libro.
Michel Faber "Il petalo cremisi e il bianco" Ed. Einaudi
"La tredicesima storia"... e di storia si tratta: atmosfere cupe, misteri svelati poco per volta, personaggi improbabili eppure descritti con un'accuratezza che sa renderli reali.
Il risultato, è nascosto tra le pagine del libro, è l'autrice stessa che per voce della protagonista esprime il vero segreto di questo romanzo:
"Non posso fingere che le letture fatte da adulta equivalgano, quanto impatto sull'anima, a quelle di quand'ero piccola....... dentro di me resta sempre una brama nostalgica per il piacere perduto dei libri. Una brama che non ti aspetti certo di vedere soddisfatta."
Opera prima di una studiosa di letteratura francese (e sicuramente appassionata lettrice), questo libro appaga pienamente il piacere della lettura: coinvolge chi legge in una spirale di avvenimenti tali da rendere difficile la pausa tra un capitolo e l'altro, lascia spazio a riflessioni personali e, al termine, ogni più piccolo dettaglio trova la sua giusta collocazione, proprio come nelle storie che leggevamo da piccoli...
La trama:
Margaret Lea è una giovane donna che vive nel mondo tranquillo e sicuro della sua libreria poco frequentata. Un giorno le arriva una lettera: è Vida Winter a scriverle, un'anziana e famosa scrittrice di best-sellers che Margaret non ha mai letto. La richiesta è semplce e categorica: un soggiorno nello Yorkshire per scrivere la biografia di Vida Winter.
Incuriosita dall'offerta, che pare quasi un ordine, Margaret parte. Non immagina che, attraverso la storia che dovrà raccontare, al suo ritorno tutto per lei sarà cambiato.
Diane Setterfield "La tredicesima storia" Ed.Mondadori
Dopo ventidue anni di richieste e in cambio una cifra impressionante, Gabriel Garcia Marquez ha ceduto i diritti di uno dei suoi capolavori: "L'amore ai tempi del colera" è diventato un film. Giunto da poco sugli schermi italiani, ha tutte le carte in regola per sfondare i botteghini: il regista è Mike Newell, tanto per intenderci, lo stesso di "Quattro matrimoni e un funerale" e di "Harry Potter e il calice di fuoco"; nel cast internazionale la parte dei protagonisti è stata affidata a Giovanna Mezzogiorno e a Javier Bardem; i "ciak" si sono susseguiti tra le suggestive strade coloniali di Cartagena de Indias, in Colombia, Patrimonio dell'Umanità Unesco... Ma... prima che tutto accada, prima di scoprire che Florentino Ariza e Fermina Daza hanno i bellissimi visi di due bravi attori, provate a immaginarli con gli occhi che vi regala Marquez, seguite la loro storia pazzesca attraverso le descrizioni, i dialoghi, i pensieri che il grande scrittore ha pensato per loro: leggete il libro se non l'avete ancora fatto o rileggetelo perchè è meraviglioso.
Quando uscì, nel 1985, chi si aspettava un romanzo sulle tracce di "Cent'anni di solitudine" rimase deluso: Marquez, il premio Nobel, aveva scritto un libro d'amore, una sorta di assurdo polpettone sentimentale... Eppure fu proprio quello staccarsi completamente dalla saga dei Buendìa, quel "parlare d'amore" a decretarne il successo.
L'amore di Florentino Ariza per Fermina Daza nasce quando sono poco più che bambini, ma viene ostacolato dal padre della ragazza che la costringe a sposare un altro. Florentino però non si arrende e decide di aspettare. Trascorre una vita intensa con la fiducia incrollabile, paziente, appassionata che contraddistingue gli innamorati. Viaggia, lavora, incontra altre donne, ma Fermina resta il sogno da raggiungere, giorno dopo giorno, anno dopo anno... La narrazione di Marquez non è affatto stucchevole e melensa, è anzi, a tratti, carica di ironia e ricca di significati profondi, chiara ed incisiva. L'amore è per lui un sentimento che esiste "in qualsiasi tempo e in qualsiasi parte, ma tanto più intenso quanto più vicino alla morte".
Ma quanto può durare? Ecco la risposta:
"E fino a quando crede che possiamo contnuare con questo andirivieni del cazzo?" gli domandò.
Florentino Ariza aveva la risposta pronta da cinquantatrè anni, sette mesi e undici giorni, notti comprese.
"Per tutta la vita" disse.