Poeti e Sognatori

...Sembra uno spazio fuori dal mondo, ma non č cosė.
Non esageriamo con l'ipocrisia degli uomini, la maggior parte pensa troppo poco per pensare doppio.

Marguerite Yourcenar
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 ... a Torino... di Alessandra Mazzucco

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Alessandra Mazzucco (del 25/03/2008 @ 14:35:36, in Voci da arrossire, linkato 6274 volte)

Sono versi molto particolari, verbi, molto particolari... e nella loro successione creano quasi un vortice. Di passione, naturalmente. Le novità della poesia contemporanea sono tutte da scoprire e sperimentare: queste parole si possono leggere in due modi, a seconda dello spirito del momento.
Periodo freddo e impassibile? Leggere velocemente, quasi come uno scioglilingua e vedere se si arriva fino in fondo senza ingarbugliarsi.
Fase calda e passionale? Allora meglio leggere lentamente, cogliere ogni sfumatura e magari, alla fine, chiudere gli occhi.   


Vieni, entra e coglimi, saggiami provami...
comprimimi discioglimi tormentami...
infiammami programmami rinnovami.
Accelera...rallenta...disorientami.
 
Cuocimi bollimi addentami...covami.
Poi fondimi e confondimi...spaventami...
nuocimi, perdimi e trovami, giovami.
Scovami...ardimi bruciami arroventami.
 
Stringimi e allentami, calami e aumentami.
Domami, sgominami poi sgomentami...
dissociami divorami...comprovami.
 
Legami annegami e infine annientami.
Addormentami e ancora entra...riprovami.
Incoronami. Eternami. Inargentami.
 
Patrizia Valduga
 
Dipinto: "Nudo sdraiato" R.Guttuso

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Di Alessandra Mazzucco (del 26/03/2008 @ 21:21:41, in Sognatori tra i pennelli, linkato 4421 volte)

Quando l'anima ha qualcosa da raccontare, il talento esplode, supera ogni barriera e vola... anche senza ali. Simona Atzori  è un'artista che esprime i suoi sentimenti attraverso le immagini, utilizzando solamente gli arti inferiori. L'opera inserita qui accanto lascia senza fiato. "Si lega a sè quanto di più caro usando quanto di più prezioso abbiamo" dice, e lo comunica in questo abbraccio tra mani vigorose e dita dei piedi che si piegano e chiudono come altre mani, con tutta la passione e l'impeto di chi "sente" e sa come raccontarlo.
E' giovane Simona, è nata nel 1974, eppure ha alle spalle anni di studio, di perfezionamento e di successi. Sul suo sito è possibile visitare una galleria di numerose opere realizzate con tecniche diverse e svariati soggetti; tra i più emozionanti ci sono i quadri dedicati alla danza, altra grande passione, cresciuta di pari passo con quella della pittura. La sua vita è anche spettacolo: nella Città del Vaticano, dove è stata ambasciatrice per la Danza nell'anno del Giubileo; al Pescara Dance Festival dove ha danzato con artisti di fama internazionale e ha donato un premio, che ha preso il suo nome, a Luciana Savignano... I consensi di pubblico e critica sono davvero numerosi, sarebbe il caso di assistere di persona alle sue rappresentazioni e lasciarsi travolgere dall'entusiasmo che trasmette... In attesa che ciò possa succedere, consiglio caldamente la visita al sito in cui questa strordinaria artista si racconta attraverso le immagini, ma anche i pensieri:
"Posso dire che il mio segreto è stato quello di crederci sempre fino in fondo e di non smettere mai di sognare fino a quando anche gli altri hanno iniziato a sognare con me e la realtà ha preso il posto dei miei sogni."

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Di Alessandra Mazzucco (del 28/03/2008 @ 22:21:21, in Voci da arrossire, linkato 8383 volte)

Quando Neruda scrisse in "Confesso che ho vissuto" il timore di vedere morire i suoi versi in un mondo di troppi poeti e pochi lettori, di certo non poteva immaginare la straordinaria forza divulgatrice del web... nè l'accortezza da parte di alcune case editrici di stampare testi immortali ad un prezzo ragionevole. E da un piccolo volume edito da Tea, "Poesie erotiche (Il fromboliere entusiasta)" è tratta questa lirica. Parole scritte in gioventù, che il poeta non volle pubblicare prima del 1933 perchè considerate inadeguate rispetto all'arte della maturità, ma che proprio per questo motivo io amo di più. Desiderio e passione, sicuramente, ma soprattutto l'emozione di uno scambio: il maschio e la femmina che nella loro più nuda sostanzialità si ricevono, nella loro assoluta complementarietà, si danno.    

Canzone del maschio e della femmina!
La frutta dei secoli
che spreme il suo succo
nelle nostre vene.
  

 

La mia anima che si riversa nella tua carne distesa
per uscire da te più buona,
il cuore che si spande
si stira come una pantera,
e la mia vita, ridotta a schegge, che si annoda
a te come alla luce delle stelle!

Mi ricevi
come la vela il vento.

Ti ricevo
come il solco la semina.

Dormi sui miei dolori
se i miei dolori non ti bruciano,
legati alle mie ali,
che forse le mie ali ti porteranno,
raddrizza i miei desideri,
che forse compiangi la loro lotta.
 
Tu sei l'unica cosa che ho
da quando ho perso la mia tristezza!
Squarciami come una spada
o ricevimi come un'antenna!
 
Baciami,
mordimi,
incendiami,
che io vengo sulla terra
solo per il naufragio dei miei occhi di maschio
nell'acqua infinita dei tuoi occhi di femmina! 

Pablo Neruda

 


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Di Alessandra Mazzucco (del 29/03/2008 @ 20:57:17, in Poeti innamorati, linkato 11791 volte)

 

 

 

 

 

 

 

Attrazione inesorabile: non c'è stupore, nè paura, ma la lucida consapevolezza di vivere una sensazione inevitabile e benefica. Necessaria. 

Frugare, e godere di quanto ci appartiene. Ritrovare chi si ama e sentirsi nel posto più intimo e protetto, la propria casa. E sapersi avvinti, stretti, allacciati, senza esserne mai paghi, senza chiedersene il motivo, senza pensare se sia giusto o meno, abbandonandosi, vivendo quel richiamo come la più naturale delle condizioni umane...
Questo l'amore secondo Majakovskij.
 
 
  
Le flotte: anche loro convergono verso il porto.
Il treno: anche lui corre verso la stazione.
E io verso di te a maggior ragione,
perchè io amo,
mi sento proteso e attratto.
L'ultimo cavaliere puškiniano scende
a godersi nel sotteraneo i suoi beni e a frugare.
Così io
a te ritorno, amata.
Mio è questo cuore,
e io godo di quanto è mio.
Voi ritornate a casa tutti lieti,
a raschiarvi di dosso
la sporcizia, radendovi e lavandovi.
Così io,
tornando a te.
Forse
non vado a casa mia io,
quando vengo da te?
Il grembo terrestre attende i terrestri.
Noi volgiamo alla mèta finale.
Così io
verso di te
tendo inesorabilmente:
anche appena separati,
anche appena abbiamo finito di vederci.
 
Vladimir Majakovskij
 
Dipinto: "Il volo" P.Mocci

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Di Alessandra Mazzucco (del 30/03/2008 @ 21:23:26, in Seducenti evasioni, linkato 2774 volte)

Quando hai voglia di rifugiarti per un poco in un altro vivere... prendi in mano "Il petalo cremisi e il bianco" anche se forse potrà sembrarti troppo spesso, troppo pesante. Sì, è vero, quasi mille pagine di libro e pure sottili. Ti spaventano? Prova a sfogliare le prime, fino ad arrivare all'inizio della storia, al primo capitolo (e non sbirciare sul finale).Troverai subito una voce pronta a guidarti:

 "...La città in cui ti conduco è vasta e intricata, e tu non ci sei mai stato prima. Puoi immaginare, da altre storie che hai letto, di conoscerla bene, ma quelle storie ti hanno illuso, accogliendoti come un amico, trattandoti come fossi uno del posto. La verità è che tu sei un alieno, in tutto e per tutto, arrivato da un altro tempo e da un altro luogo..." 

Affidati a quella voce, perchè ti sarà d'aiuto a districarti tra gli scuri vicoli di Londra. E' il 1875 e non hai idea di quanto possano essere astuti gli imbroglioni e feroci i criminali, pronti ad uccidere per pochi pence. Quella voce ti accompagnerà attraverso i quartieri più luridi e malfamati, ma se le darai retta non ti accadrà niente di brutto, e la seguirai fino a conoscere Sugar, la prostituta più desiderata della città. Scoprirai come si può vivere con ostinata determinazione a dispetto del freddo, dei pericoli, delle malattie; incontrerai le amiche di Sugar, i loro ricchi e depravati clienti, e ti si apriranno le porte di casa Rackham, una delle più prestigiose famiglie della società londinese.  

Catturerai ogni emozione, ogni intimo pensiero, gli odori e i sapori che avvolgono le stanze e le strade percorse dagli straordinari personaggi in cui ti imbatterai e quando arriverà l' ora di lasciarli, ti accorgerai incredulo di non aver fatto altro che leggere un libro.  

 
Michel Faber "Il petalo cremisi e il bianco" Ed. Einaudi
 

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