Poeti e Sognatori

...Sembra uno spazio fuori dal mondo, ma non č cosė.
Non si può ridere di tutto e di tutti, ma ci si può provare.

Friedrich Nietzsche
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 Campiello dei miracoli... di Alessandra Mazzucco

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Di Alessandra Mazzucco (del 05/02/2008 @ 21:34:32, in I Sognatori, linkato 2356 volte)

"Sognatore", un termine che fa pensare a qualcuno con la testa sempre persa tra le nuvole e una scarsa aderenza alla vita reale. Ci sono stati, invece, e ancora ci sono, personaggi con grandi sogni e grande determinazione nel vederli realizzati. Un nome: Martin Luther King. Dalla sua famosa frase "I have a dream" nascono queste pagine dedicate ai "miei" Sognatori e ai sogni, grandi o piccoli, di tutti.

 

Il sogno di Martin Luther King, pastore battista e uomo politico, era la libertà. Negli anni '50, in alcuni stati americani, la segregazione razziale era intollerabile. Un nero non poteva essere iscritto nelle liste elettorali, doveva frequentare scuole speciali, sui mezzi pubblici trovava sedili riservati ai bianchi su cui non poteva sedersi... veniva evitato, se non deriso o addirittura perseguitato.

King senti' fin da bambino, sulla sua pelle, tutto il peso di un odio gratuito, a cui non riusciva a dare spiegazioni. Crescendo, comprese la necessità di battersi per quel diritto di libertà assurdamente negato e agi'. Grazie al suo carisma ed alla passione con cui sostenne le proprie convinzioni, venne seguito da moltissime persone che si schierarono al suo fianco in una forma di lotta non violenta, ispirata al messaggio di Gandhi. Martin Luther King fu minacciato, aggredito ed arrestato. John Kennedy, non ancora presidente, pago' per lui la cauzione e continuo' a sostenere la sua causa. Grazie alla lotta non violenta, si ottenne l'abolizione della segregazione nelle scuole e nei servizi pubblici. 
Nel 1963, King guido' una gigantesca manifestazione interraziale a Washington e pronuncio' il toccante discorso che iniziava con la frase "I have a dream":      

"...E quando lasciamo risuonare la libertà, quando le permettiamo di risuonare da ogni villaggio e da ogni borgo, da ogni stato e da ogni città, acceleriamo anche quel giorno in cui tutti i figli di Dio, neri e bianchi, ebrei e gentili, cattolici e protestanti, sapranno unire le mani e cantare con le parole del vecchio spiritual: "Liberi finalmente, liberi finalmente; grazie Dio Onnipotente, siamo liberi finalmente".


Il sogno era davvero grande, non si è ancora interamente realizzato, ma Martin Luther King non riusci' a vederne che l'inizio: fu assassinato nel 1968.   
 
Dipinto: "Della stessa sostanza dei sogni..." G.Galletta

 

 

 

 

 

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Di Alessandra Mazzucco (del 01/02/2008 @ 18:01:21, in Poeti bambini, linkato 2824 volte)

C'è un'età in cui le parole ed i pensieri riescono ad essere spontanei perchè non ancora del tutto influenzati dal mondo degli adulti. E' l'età della scuola primaria, dei poeti bambini. I "malanni" della scuola sono sotto gli occhi di tutti e spesso se ne parla, per questo sono contenta di poter segnalare una bellissima iniziativa da parte di quella scuola che invece funziona. Dal 2000, la Scuola Primaria Toscanini di Torino, diretta dal Prof.Mario Dino, bandisce un concorso di poesia riservato ai bambini delle varie classi con una regolare giuria, una premiazione e la pubblicazione dei testi. Grazie al successo delle prime edizioni, dallo scorso anno il bando di concorso è stato esteso a tutto il territorio nazionale. 


 
Da "Poesie e filastrocche. Luci e sprazzi di albe" (Ed.Il Capitello) sono tratti questi versi: il poeta visto da una bimba di nove anni.
E' una figura antica, con penna e calamaio... ma il turbamento è senza tempo e la poesia che nasce dalla piuma, sul foglio ingiallito, ha la stessa intensità di quella scritta sul quaderno a righe, con la sferografica.  
 
 
Il poeta
afferra la piuma,
la inzuppa nel calamaio
e subito
un pensiero lo avvolge
è una rima.
Sul foglio di carta ingiallita
prende vita la poesia.
Nere son le parole
che scorrono una dopo l'altra
dolce è il loro significato.
L'emozione lo prende
fiumi di parole
dalla sua mano escono quasi tremanti.
E' l'alba
stanco per la notte
passata insonne
guarda il foglio
e con occhi umidi
e la mano stanca
si accorge
chè è nata la sua poesia.
 
 
Rachele Matteoli classe 4^ elementare
Istituto Comprensivo
"Iqbal Masih"
Bientina e Buti (Pi)

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