Poeti e Sognatori

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Alessandro Morandotti
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 Il mare ha sempre qualcosa da dire... di Alessandra Mazzucco

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La voce indiana di Leonard Peltier
Di Alessandra Mazzucco (del 06/03/2008 @ 17:51:34, in Parole lontane, linkato 4013 volte)

Il canto degli Indiani d'America non si è spento, la sua musica cadenzata non ha mai smesso di suonare... e a volte giunge fino a noi. 

Nel 1968, mentre in Italia scoppiava la rivolta studentesca, dall'altra parte del mondo nasceva il Movimento degli Indiani d'America, organizzazione nata per offrire sostegno sociale e legale ai discendenti delle antiche tribù. Leonard Peltier fu uno dei fondatori del Movimento, che quando riuscì a stabilire un'alleanza tra i tradizionalisti e gli innovatori, divenne uno degli strumenti di lotta e di rinascita spirituale tra i più vigorosi del popolo indiano. Forse troppo vigoroso... Accadde infatti che mentre indagava su una misteriosa serie di delitti avvenuti tra gli indiani della riserva di Pine Ridge, nel South Dakota, Peltier fu ingiustamente accusato di omicidio e condannato all'ergastolo. Era il 1976. Da quell'anno, governi e associazioni di tutto il mondo chiedono la revisione del processo, che però non è ancora avvenuta.
 
"La voce indiana"  è la voce di un'intera stirpe, un grido che si alza con dolore contro l'indifferenza e l'ingiustizia.  
 
Io sono la Voce indiana.
Voglio che mi sentano in tutti i nostri territori.
Da duecento anni sono prigioniero di guerra
nella mia terra.
 
Sono prigioniero dell'odio e dell'avidità,
della menzogna e del pregiudizio,
dell'indifferenza e dell'ignoranza,
dell'ingiustizia
degli uomini che schiacciarono
con la forza del loro numero me e il mio Popolo,
da quando scesero sulle mie spiagge
e invasero la mia terra nativa.
 
Imposero a me
la loro società, la loro religione, le loro leggi,
ed è per questo che la mia gente
ora è ridotta a meno di quanto era,
quando con false promesse vennero
per la prima volta sulle nostre spiagge.
 
Io sono la Voce Indiana collettiva
e grido forte dalle milioni di tombe
di spiriti senza pace
e milioni sono le grida che si alzano
e chiedono:
Dov'è il mio futuro?
A chi appartiene?
Appartiene al mio popolo?
Ci sarà felicità sulla terra
che per diritto è mia?
 
Leonard Peltier
 
Dipinto di Leonard Peltier
in ricordo del massacro di Wounded Knee avvenuto nel 1890

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