Poeti e Sognatori

...Sembra uno spazio fuori dal mondo, ma non č cosė.
Adoro le maldicenze che riguardano gli altri, ma quelle che mi riguardano non mi interessano. Non hanno il fascino della novità.

Oscar Wilde
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 "Ciascuno di noi è, in verità, un'immagine del grande gabbiano, un'infinita idea di li... di Alessandra Mazzucco

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Angelo Branduardi in concerto ad Aosta
Di Alessandra Mazzucco (del 28/06/2010 @ 21:08:32, in Gli Indelebili, linkato 15167 volte)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 Aosta, 25 giugno 2010

Il cielo trattiene ancora qualche venatura rosata quando le note del violino intonano "Si può fare" , quasi a preannunciare la gioia e la serenità che per due ore colmeranno gli animi degli spettatori che conquistano sedie, gradinate e sempre più numerose porzioni di prato.
Non c'è spazio questa sera, per la tristezza e la paura, Angelo lo spiega: la musica aiuta ad allontanare i sentimenti negativi, anche se non ci si può nascondere da essi.
La musica riesce a farli accettare, a sopportarli, a sublimarli... Non a caso i brani che ha scelto per questo concerto parlano dello scorrere della vita: "Domenica e lunedì", "Il giocatore di biliardo", "Vanità di vanità"... parole che esortano a cogliere il bello che viene regalato e a non dare troppa importanza a ciò che importante non è. Parole impegnative, ma cantate con ritmi vivaci, coinvolgenti e carichi di energia.
L'entusiasmo che scaturisce dal palco, attraverso le note dei musicisti, raggiunge proprio tutti: si battono le mani cantando dei tormenti amorosi, della morte che viene beffata, dei santi che ballano... Poi, i canti dedicati a un santo vero, San Francesco, nella parte più spirituale della serata.
Se la musica è trascendenza, quella di Angelo è però anche pura allegria e divertimento: "Alla fiera  dell'est" viene accompagnata con tripudio dagli spettatori; "Cogli la prima mela", a ritmo di chitarre indiavolate e "La pulce d'acqua", in un crescere di applausi colmi di gratitudine e di balli sul prato, come accadeva tanti anni fa, quando ai concerti non si assisteva incollati alle sedie di un teatro.
Splendido? Strepitoso? Nessun aggettivo è in grado di esprimere pienamente le sensazioni che Angelo ha trasmesso con questo concerto. E' stata una carica di speranza, di fiducia nel futuro e di tanta, tanta gioia.
Nel giorno del mio compleanno, il più bel regalo.  
 

 

Angelo Branduardi, Michele Ascolese e le loro chitarre... 

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