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Il posto pių bello di Ferlinghetti
Di Alessandra Mazzucco (del 19/05/2008 @ 13:31:57, in Sguardi beffardi, linkato 5351 volte)

 

 

 

 

 

 

  

Per Lawrence Ferlinghetti il posto più bello del mondo è il mondo! Certo, se non stiamo a guardare alcuni piccoli, irrilevanti dettagli... Fernanda Pivano l'ha definito il "Prevert d'America"; Senesi ne ha parlato come di un poeta a dimensione socio-politica, con profonde suggestioni mistiche; ma per i ragazzi di un'intera generazione, Ferlinghetti ha rappresentato la preziosa testimonianza della realtà americana in versi che si sono spogliati di ogni ornamento letterario per poter essere guardati e declamati, in una dimensione che supera il limite della carta stampata. 
"La poesia che si è fatta udire di recente è ciò che potrebbe essere chiamata 'poesia di strada'. - Afferma Ferlinghetti - Perché consiste nel far uscire il poeta dal suo interiore santuario estetico dove troppo a lungo è rimasto a contemplare il suo complicato ombelico. Consiste nel riportare la poesia nella strada dove era una volta, fuori dalle classi, fuori dalle facoltà e in realtà fuori dalla pagina stampata. La parola stampata ha reso la poesia silenziosa. Ma la poesia di cui parlo qui è poesia parlata, poesia concepita come messaggio orale. A volte è stata letta col jazz, a volte no... quello che importa è che questa poesia usa gli occhi e le orecchie come non sono mai stati usati per molti anni". 
E così, i suoi versi rimangono attuali: scuotono i ragazzi di oggi, come accadde cinquant'anni fa con i loro padri... Come nel caso di questa poesia, composta nel 1955, ma, a leggerla, potrebbe essere stata scritta ieri. 
 
 
Il mondo è un gran bel posto
in cui nascere
se non v'importa che la felicità
non sia sempre così divertente
se non v'importa un po' d’inferno
qua e là
proprio quando tutto va bene
perché anche in paradiso


non è che si canti tutto il tempo


Il mondo è un gran bel posto
in cui nascere
se non v'importa che qualcuno muoia
continuamente
o magari solo di fame
per un po’ di tempo
il che non è poi tanto male
 

se non si tratta di voi 

Oh il mondo è un gran bel posto
in cui nascere
se non v'importa molto
di qualche cervello perso
su ai posti di comando
o di una bomba o due
di tanto in tanto
sui vostri visi alzati
o di simili contrattempi
cui va soggetta la nostra
società di Gran Marca
con i suoi uomini distinti
e con quelli estinti
e i suoi preti
e altri poliziotti
e le sue svariate segregazioni
e indagini parlamentari
e altre costipazioni
che la nostra sciocca carne eredita 
 

Sì il mondo è il posto più bello del mondo
per un sacco di cose come
fare buffonate
e fare l'amore
essere tristi
e cantare canzoni sottovoce

e avere ispirazioni
e andare in giro
guardando ogni cosa
odorando fiori
e dare pizzicotti alle statue
e persino pensare
e baciare la gente e
fare bambini e portare i pantaloni
e agitare cappelli e
ballare
e andare a nuotare nei fiumi
e fare picnic

nel pieno dell'estate


e insomma
“godendosi la vita” 
 

 

ma poi proprio sul più bello di tutto questo
arriva sorridendo l'impresario di pompe funebri. 
 

Lawrence Ferlinghetti 

Fotografia di Agatha Katzensprung